Acufene: che cos’è, da dove ha origine e come affrontarlo
Un articolo di SkyTg24 afferma che in Italia le persone soggette ad acufene siano circa 6 milioni.
L’acufene (noto anche come tinnito) può essere identificato come un fischio, un ronzio o un fruscio, spesso fastidioso e persistente.
Ma che cosa provoca l'acufene e, soprattutto, è possibile curarlo?
Che cos’è l’acufene?
L’acufene è una percezione sonora che si manifesta senza che vi sia una fonte esterna reale.
Può essere continuo o intermittente e può variare di intensità, influenzando la capacità di concentrazione e il benessere generale.
Esistono due tipi principali di acufene:
Acufene soggettivo: il tipo più comune, in cui solo la persona affetta può sentire i suoni.
Acufene oggettivo: più raro, può addirittura essere percepito da un audiologo durante un esame!!
Le cause dell’acufene
Le cause dell’acufene possono essere diverse e non sempre facilmente identificabili.
Per questo motivo al centro acustico Qui Senti teniamo particolarmente a indagare sulle abitudini di chi si affida a noi per un controllo dell’udito gratuito.
Alcune delle cause più comuni includono
esposizione a rumori forti: lavorare in ambienti rumorosi o ascoltare musica ad alto volume può danneggiare le cellule ciliate dell’orecchio interno, causando l’acufene;
invecchiamento: con l’avanzare dell’età l’udito può deteriorarsi, causando l’acufene come uno dei sintomi associati alla presbiacusia (ossia la perdita dell'udito legata all'età).
accumulo di cerume: un eccesso di cerume nell'orecchio può causare un blocco, influenzando l’udito e scatenando l’acufene;
malattie dell’orecchio interno: condizioni come la malattia di Ménière possono causare vertigini, perdita di udito e acufene;
stress e ansia: uno stato di stress costante può generare l’acufene e peggiorare il suo stato, rendendolo più fastidioso.
Perché alcuni suoni sono più fastidiosi di altri?
Da un recente sondaggio condotto sulla nostra pagina Instagram è emersa una particolare curiosità verso le cause che portano a percepire alcuni fischi come più fastidiosi di altri. Quindi, perché alcuni fischi vengono percepiti più fastidiosi rispetto ad altri?
- Iperacusia: le persone con acufene possono sperimentare una maggiore sensibilità a determinate frequenze sonore, rendendo i suoni quotidiani estremamente fastidiosi.
Danno selettivo alle cellule ciliate: le cellule ciliate dell'orecchio interno sono responsabili della trasmissione dei suoni al cervello. Se il danno colpisce cellule ciliate specifiche, legate a determinate frequenze, si può percepire un'accentuata sensibilità a quelle frequenze.
Ma… cosa sono le cellule ciliate? Le cellule ciliate dell’orecchio sono cellule specializzate situate nell’orecchio interno. Hanno un ruolo fondamentale nell’udito e nell’equilibrio in quanto trasformano le vibrazioni sonore in segnali elettrici che vengono inviati al cervello, permettendoci di sentire i suoni e facendoci mantenere l’equilibrio grazie alla loro abilità percettiva nel rilevare i movimenti della testa.
Problemi di adattamento uditivo con l’apparecchio acustico: alcune persone hanno difficoltà ad adattarsi a certi tipi di suoni, specialmente se hanno subito una perdita uditiva in determinate bande di frequenza. Quando si utilizzano apparecchi acustici per amplificare l'udito, le frequenze perse vengono ripristinate, e questo può temporaneamente aumentare la sensibilità a specifici intervalli sonori.
Gli effetti dell’acufene sulla qualità della vita
L’acufene può influenzare profondamente la vita quotidiana, causando:
Disturbi del sonno: i suoni percepiti possono rendere difficile l'addormentamento o il mantenimento di un sonno profondo.
Difficoltà di concentrazione: le persone con acufene possono avere difficoltà a concentrarsi, specialmente in ambienti silenziosi.
Irritabilità e stress: il costante ronzio può portare a irritabilità e aumentare il livello di stress, peggiorando ulteriormente la percezione dell’acufene.
Ansia e depressione: se non trattato con le giuste soluzioni, l'acufene può portare a problemi emotivi significativi, come l'ansia, l’isolamento sociale e la depressione.
Come affrontare l’acufene
Anche se non esiste una cura definitiva per l'acufene, ci sono diverse strategie e trattamenti che possono aiutare a gestirlo e ridurre l’impatto sulla vita quotidiana:
Terapia sonora: esistono dispositivi che emettono suoni rilassanti per coprire il rumore dell’acufene e favorire il rilassamento, soprattutto durante la notte.
Tecniche di rilassamento: stress e ansia possono aggravare l’acufene. Tecniche come la meditazione, lo yoga o la respirazione profonda possono aiutare a ridurre lo stress e migliorare la gestione dell’acufene.
Apparecchi acustici: se l’acufene è associato all’ipoacusia, comunemente conosciuta come una perdita dell'udito, l'uso di apparecchi acustici può migliorare la capacità di ascolto e diminuire la percezione dell'acufene, amplificando i suoni esterni e mascherando il ronzio.
Counseling e terapia cognitivo-comportamentale (CBT): questa forma di terapia può essere utile per modificare il modo in cui una persona percepisce l'acufene, riducendo la preoccupazione e migliorando la gestione del disturbo.
L'acufene può essere un problema debilitante ma, con i giusti accorgimenti e trattamenti, è possibile alleviare i sintomi e migliorare significativamente la qualità della vita.
Se soffri di acufene, non ignorare il problema.
Rivolgiti ai nostri audioprotesisti presso il centro acustico Qui Senti più vicino a te per un controllo dell’udito gratuito e scopri qual è la soluzione migliore per te.